Il linfodrenaggio (detto anche drenaggio linfatico), è una tecnica basata sulla manipolazione manuale del percorso del flusso dei vasi linfatici, con benefici come una maggiore circolazione capillare; inoltre, ha un’importante azione drenante o antiedematosa, poiché elimina i liquidi stagnanti favorendo la circolazione linfatica.
Chiariamo cos’è il massaggio linfatico con alcune curiosità e…un pò di storia!
La conoscenza parziale del sistema linfatico risale all’antica Grecia, le scuole di Ippocrate ed Aristotele citavano l’esistenza di piccoli vasi contenenti un “liquido incolore”. Erofilo, medico greco della scuola di Alessandria (300 a.C.), scriveva testualmente: “dall’intestino fuoriescono alcuni condotti (vasi) che non finiscono nel fegato, bensì in una specie di ghiandole..”. Si tratta di quelli che oggi chiamiamo “gangli linfatici” o “linfonodi”.
Il linfodrenaggio viene eseguito attraverso delle specie di carezze effettuate in modo da non recare danno alle strutture dei capillari ed è ovviamente necessaria una notevole conoscenza dell’anatomia dell’apparato linfatico e di come siano dislocate le varie strutture all’interno del corpo. Sostanzialmente le fasi sono tre: appoggio, spinta e rilassamento. Il ritmo dei movimenti è caratterizzato da una certa lentezza.
L’obiettivo principale del linfodrenaggio manuale è quello di ridurre l’edema. La ripetizione di manovre specifiche stimola infatti l’automatismo muscolare dei vasi linfatici e la conseguente contrazione rafforzata dura generalmente alcune ore, assicurando un effetto drenante dei liquidi stagnanti interstiziali. Con un trattamento protratto per diversi mesi si può ottenere un notevole incremento della capacità di trasporto linfatico, dovuto soprattutto alla formazione di nuove anastomosi a livello della microcircolazione linfatica.
Altro obiettivo fondamentale è la riduzione del dolore. Questa tecnica permette infatti di ridurre la conduzione algica, agendo indirettamente sulle cellule inibitrici.
Come riconoscere un buon linfodrenaggio?
Lo si può capire immediatamente: c’è infatti una parte preliminare che non va tralasciata e che va praticata sempre, indipendentemente dalla zona trattata: si tratta del cosiddetto “scarico del collo”, ovvero un massaggio preliminare che serve ad aprire i punti di scarico e che si effettua sul collo, su parte del viso e sulle clavicole.
Un altro segnale, forse un po’ prosaico ma valido, è rendersi conto di dover… fare la pipì: è un effetto inequivocabile di un buon drenaggio!!!